lunedì 1 ottobre 2007

Osservazioni Regolamento Lega

Sembra che ci siamo. Amedeo Vergani mi ha mandato questa mail, fatemi sapere le vostre opinioni. Di seguito la mail che contiene quello che il GSGIV e l'USSI vogliono proporre alla lega.

Caro Antonino,
ho visto che nel blog stanno arrivando proposte concrete e condivisibili. Comunque ho buttato giù quelli che per ora mi sembrano i punti essenziali per far chiarezza sulla natura dell'Elenco, sulla sua gestione e sui requisiti dei soggetti che avranno diritto ad esservi iscritti. Poi, cammin facendo, ci sarà modo di approfondire e far aggiustare il tiro anche su altri aspetti importanti ma, in questo specifico momento, meno urgenti.
Eccoli :
1 - Dovremmo chiedere l'istituzione di una Commissione paritetica di garanzia ( composta per metà da esponenti della LNP e per l'altra da nostri rappresentanti iscritti Odg e possibilmente super partes ) che permetta di abbassare il rischio di decisioni unilaterali a nostro svantaggio nel caso di contenziosi per iscrizioni e cancellazioni dall'Elenco e per l'applicazione di tutte le altre norme del Regolamento. In questo senso ci dovrebbe aiutare il fatto che la collaborazione tra le due realtà - mondo del calcio e giornalismo - è già prevista dall'art.9 del regolamento dei raporti tra Società calcistiche e organi di informazione. Vedi : http://www.lega-calcio.it/comun/0708/Norme_RadioTV_0708.pdf
2 - Per evitare interpretazioni fuorvianti e confusione di ruoli bisognerà fare in modo che, nell'art.5, vengano più chiaramente distinti i differenti requisiti che vengono richiesti per l' iscrizione all' Elenco di chi è fotogiornalista e di chi invece fotografo ufficiale di una Società calcistica. L'ideale sarebbe che ognuna delle due realtà avesse un proprio elenco e un distinto regolamento. Questo senza voler sminuire il ruolo di nessuno ma solo a tutela di entrambe le realtà. Cosa c'entrano, per esempio, i fotografi ufficiali delle Società con il "divieto" di utilizzare le immagini prodotte per fini diversi da quelli giornalistici ? Non sono lì, appunto, per coprire anche le necessità delle Società di poter disporre di immagini da utilizzare al di là delle cronache giornalistiche?
3 - Sempre nell'art.5 del Regolamento andrebbe chiarito meglio che tutti i fotogiornalisti - di testata o freelance - devono essere indistintamente iscritti in uno degli elenchi ( professionisti o pubblicisti ) o nel registro dei praticanti dell'Albo dell'Odg e , come riscontro della loro attività, avere in atto una situazione previdenziale Inpgi.
4 - Prevedere, sempre nell'art.5, che, tenuto conto che attualmente alcuni fotoreporter freelance pur svolgendo abitualmente attività giornalistica lo fanno senza i requisiti imposti della legge sull'ordinamento della professione di giornalista, andrà prevista - in via transitoria valevole al massimo per un biennio - l'applicazione dello stesso principio previsto nell'art.6, comma C, sia del Regolamento per le emittenti televisive ( vedi : http://www.lega-calcio.it/comun/0708/Regolamento_TV_0708.pdf ), sia in quello per le radio ( vedi : http://www.lega-calcio.it/comun/0708/Regolamento_Radio_0708.pdf ) e che riguarda, appunto, coloro che stanno compiendo, o hanno appena concluso, i 24 mesi di "attività propedeutica a diventare pubblicisti". Per evitare "infiltrazioni", sarà però necessario che questi fotoreporter diano prova di svolgimento effettivo di attività giornalistica attraverso una documentazione che potrebbe consistere in esempi di pubblicato, dichiarazioni di direttori di testata e copia del certificato di attribuzione di partita Iva relativa al codice di attività ( il 9240.0 ) di natura giornalistica e assimilate.
5 - Aggiungere al Regolamento una norma che permetta anche per i fotogiornalisti la possibilità di potersi avvalere, per necessità comprovate, dell'eventuale presenza in campo di un collaboratore tecnico, così come è già stabilito per i giornalisti radio e tv nell'art.3 del Regolamento dei rapporti tra Società calcistiche e gli organi di informazione e nell'art.8 di entrambi i Regolamenti in vigore per le emittenti radiofoniche e televisive.
Come sempre, se lo ritieni opportuno, gira pure questo mio messaggio ai colleghi del blog in modo che, nel caso di osservazioni e suggerimenti, potrò fare tutti gli aggiustamenti necessari.
A presto,
Amedeo

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Tendo a ripetermi ma forse non vi è chiaro che anche i dopolavoristi fanno i pubblicati sui giornali.....
nel regolamento va specificato che il fotografo deve dimostrare qualora non sia chiaramente conosciuto, di svolgere esclusivamente la professione di Fotogiornalista
Gianni Nucci

Anonimo ha detto...

Caro Gianni,
conosciamo benissimo il fatto che queste nuove regole lasciano ancora spazio ai dopolavoristi. E' appunto per ridurre questo rischio che chiederemo alla Lega Calcio di filtrare gli "aspiranti pubblicisti", oltre che attraverso pubblicato e dichiarazioni dei direttori, verificando che abbiano partita Iva e, soprattutto, che il relativo codice di attività sia quello previsto per chi svolge attività giornalistica, ovvero : il 9240.0.
Anche così però non ci sarà ancora nessuna certezza di avere in campo solo - come giustamente vorresti tu - fotoreporter che esercitano esclusivamente attività giornalistica.
L'esclusività professionale, come saprai, non è infatti una caratteristica garantita neppure da chi ha in tasca il tesserino da pubblicista. Anzi, il fatto che un soggetto sia iscritto all'elenco pubblicisti dell'Odg dovrebbe dimostrare che quasi certamente questa persona fa collaterlmente anche qualche altro mesiere. Lo dice chiaramente la legge 69 del 1963 che regola l'ordinamento della professione di giornalista. "Sono pubblicisti - dice - coloro che svolgono attività giornalistica non occasionale e retribuita anche se esercitano altre professioni o impieghi".
Pertanto non è detto che, nonostate le nuove regole della Lega Calcio, sui campi di gioco continuino a fotografare pure pubblicisti che di mestiere vero sono architetti, idraulici, parcheggiatori d'auto e chi più ne ha, più ne metta.
Per avere la certezza di avere in campo solo soggetti che, come chiedi tu, svolgono esclusivamente la professione di fotogiornalista dovremmo invece fare in modo che la Lega dia il suo via libera solo a fotoreporter iscritti all'Ordine nell'elenco dei giornalisti professionisti che per legge possono, appunto, esercitare la loro professione solo e rigorosamente "in modo esclusivo e continuativo".
Dobbiamo chiedere questo?
Ciao,
Amedeo Vergani

Anonimo ha detto...

Ciao,
un paio di commenti al volo:
- per cambiare o aggiungere un codice bastano 5 minuti (o mezz'ora, a seconda della coda...) all'agenzia delle entrate;
- chi è giornalista, se non sbaglio, entra;
- chi non lo è ma collabora da anni a giornali presenta la domanda domani (con pubblicati e fatture) e fra un mesetto è giornalista (PUBBLICISTA) anche lui;
- il PUBBLICISTA, per definizione, è un dopolavorista (o uno che per principale occupazione fa altro).
Quindi: chi ha 18 mesi di LAVORO può chiedere il riconoscimento della compiuta pratica all'ordine (anche come free lance) e iscriversi ex post all'elenco PRATICANTI e sostenere l'esame di stato a Roma. Se lo passa, diventa GIONALISTA PROFESSIONISTA.
A questo punto chi può impedirgli di entrare allo stadio?
Nessuno, direte. A volte mi capita, rispondo.
Ciao a tutti
luca.ghiglione-AT-fotosportmedia.com

Anonimo ha detto...

La sintesi di Luca Ghiglione,anche se molto sommaria, mi sembra perfetta.
Aggiungo che per chi è già "pubblicista" da almeno due o tre anni, negli ultimi tempi è stata notevolmente facilitata la possibilità di dare gli esami per diventare "giornalista professionista".
In sostanza, i dicotto mesi di praticantato - come ha ricordato anche Luca - vengono considerati come già svolti e gli interessati possono iscriversi immediatamente alle prove di idoneità professionale.
I requisiti fondamentali che vengono richiesti sono:
- titolo di studio di scuola media superiore o superamento di un apposito ( e non difficile ) esame di cultura generale;
- esclusività professionale;
- reddito annuo equivalente a quello minimo di un praticante assunto ( circa 15 mila euro ).
Prassi e regole comunque variano secondo le interpretazioni che i singoli Consigli regionali dell'Odg fanno della delibera del 2002 con la quale il Consiglio nazionale ha riconosciuto che il praticantato può essere compiuto anche attraverso esperienze di lavoro autonomo di natura giornalistica. Per chi fosse interessato e vuolesse saperne orientativamente di più, sono a vostra disposizione indipendentemente dal fatto che siate iscritti, o meno, al gruppo di specializzazione dei fotoreporter ( Gsgiv ) del sindacato dei giornalisti.
Il mio recapito telefonico è : 335.6244672.
Ciao a tutti,
Amedeo Vergani

Anonimo ha detto...

SOLO PER I PROF DI ITALIANO

Rileggendomi mi si impone una immediata "errata corrige". Il mio "vuolesse" non è un neologismo ma solo il risultato di una frettolosa correzione in un "volesse" di un "vuole" che mi era sfuggito in precedenza.
Ciao,
Amedeo

Antonino Condorelli ha detto...

Vergani, Vergani. Ad un esame di stato per passare professionista ti avrebbero bocciato...
Errori del genere non sono ammessi, però, siccome siamo buoni, e siccome sei sempre pronto a sposare le nostre cause, ti "graziamo".
Ciao Antonino

Anonimo ha detto...

Condor,
fortunatamente l'esame l'ho già "passato" da secoli. Il messaggio comunque era solo per i prof di lingua italiana. Indi tu....
Scherzi a parte, se qualcuno vuole diventare "giornalista professionista" e crede di averne i requisiti, è meglio che si dia subito una mossa perché le attuali "facilitazioni" non credo durino in eterno. In più dall'aria che tira non è improbabile che nel giro di qualche tempo il titolo di studio richiesto diventi la laurea triennale e venga pure soppresso l'elenco "pubblicisti".
Ciao,
Amedeo

Anonimo ha detto...

chiediamolo, io è tanto che penso di dare l'esame per passare professionista.......dato che ho la tessera dell'ordine da dieci anni e mi sono rotto le scatole di essere paragonato agli elettricisti, domani ti chiamo e mi faccio spiegare come devo fare per fare l'esame.....e cosi dovrebbero fare tutti quelli che fanno questo lavoro e che ne hanno i requisiti...se per guidare un autobus ci vuole un certo tipo di patente, per fare le foto ci vuole un certo tipo di patente........
ti disturbo domani...
ciao
Gianni Nucci

Anonimo ha detto...

Ricapitolando:
Per diventare pubblicista tutto è molto semplice bisogna:
1.aver pubblicato articoli con regolarità per almeno due anni
2.presentare i giornali sui quali sono apparsi i propri articoli
3.presentare i certificati dei direttori di queste pubblicazioni che comprovino l'attività regolarmente retribuita.
E qui le risate, o meglio lacrime, si sprecano perchè se non si è nemmeno pubblicisti le prime (e magari anche le seconde e terze)collaborazioni saranno sicuramente SEMPRE E COMUNQUE gratuite.
Se poi sei già pubblicista probabilmente nessuno ti prenderà mai, in quanto è molto più comodo avere collaboratori che fotografano gratis nella falsa speranza di essere forse un giorno premiati ed avere la possibilità di diventare pubblicista.
In questo modo anche il pubblicista, ovviamente, non potrà mai diventare professionista.
Ed ecco che la Casta è al sicuro.
Chi non si piega non ce la farà mai.
Chiaramente poi, se appartenere all'ordine dei giornalisti significa rispettare l'esclusività delle entrate economiche e non poter "arrotondare" in alcun modo chiaro che le scelte da fare sono solo 2...

1° ...fare la fame (ops scusate... ...un fotogiornalista guadagna talmente tanto che non farà mai la fame e non avrà mai necessità di arrotondare con altri tipi di servizi lontani dal mondo dell’informazione)

2° ...fare qualsiasi altro LAVORO IN NERO... ...rovinando magari qualche altro mercato del lavoro, ma a noi cosa interessa??? Basta che la casta sia salva!!! Giusto???

Che la comunicazione visiva sia una cosa seria e che non la si può improvvisare è cosa certa. Però renderla inaccessibile se non passando attraverso l'illegalità o limitarla ai figli di papà che si possono permettere anni di lavoro "non o sotto retribuito" mi sembra un assurdo.

Il mio codice di PI è 74811 (Studio Fotografico) spiegatemi il perché non dovrei essere in grado di confrontarmi anche con il mondo dello sport e dovrei avere sempre e costantemente le porte degli stadi sbattute in faccia?

Scusate lo sfogo…
…sono solo uno agli inizi. Uno che cerca di rispettare le regole e pagare le tasse. Uno che fa il doppio lavoro perchè vi assicuro che all’inizio con pochissime entrate ed una P.I. sul groppone è veramente dura senza un altro lavoro su cui poggiarsi. Uno e che sogna notte e giorno di poter un giorno vivere solo di fotogiornalismo sportivo ma che è un po’ frustrato per il sentirsi ripetere che “il mondo va così” e che ogniuno pensa solo ed esclusivamente a difendere le proprie tasche nascondendosi dietro il "bisogno di difendere la categoria"

Scusate se mi sono lasciato prendere la mano e sono finito per dilungarmi troppo

Anonimo ha detto...

Sono un fotografo professionista e volevo chiedere alcuni consigli:
tempo fa ero stato chiamato da una ballerina performativa che doveva presentare il suo nuovo lavoro all'interno di una Rassegna sulla danza contemporanea promossa dall'ETI e dalla sua Regione di appartenenza. Dal momento che l'avevo fotografata in prova avevamo concordato di fotografarla dal vivo e con gli scatti ottenuti di fare una mostra in una nota galleria d'arte contemporanea italiana. Ma non è stato possibile poichè mi è stato impedito la possibilità di fare le foto durante la presentazione.
Il fotografo che si occupa di fotografia di danza in quella città in comune accordo con l'ETI, ha posto il veto che solo lui poteva scattare le foto in quella occasione. Al di là dei possibili discorsi sui FEUDI tutti italiani, volevo sapere cosa potevo fare per il futuro per scavalcare legamente questo tipo di situazione.
Se fossi stato un fotografo pubblicista avrei potuto al di là del veto, scattarle le fotografie?!
Se fossi stato un fotogiornalista accreditato da una rivista o da un giornale mi sarei potuto impuntare?!
Sta di fatto che la Regione ha storto molto il naso sulla decisione dell'ETI e del fotografo in questione, poichè l'iniziativa era rivolta principalmente a operatori del settore danza e non a un pubblico di massa.
Chiedo un consiglio a voi per il futuro.
Perdonatemi se non ho fatto i nomi e se non ho citato la Regione, in questo paese non si sa mai....a proposito di ritorsioni....!!!!
Grazie.

admin ha detto...

Ciao
Premetto che non faccio l'avvocato nè il sindacalista, e rispondo alla tua domanda solo in merito alla mia esperienza:
La soluzione della cosa sta proprio nella definizione che tu usi per definire la tua professione.
In parole povere, sei un fotografo o un fotogiornalista?
Sei un fotogiornalista professionista o solo un fotografo iscritto all'elenco pubblicisti?

In pratica, se tu fossi stato accreditato, e se fossi stato iscritto all'ordine non avresti, in teoria, dovuto avere problemi. Il fatto è che anche nelle manifestazioni, siano esse politche o sportive. c'è qualcuno che è il fotografo ufficiale, che lavora per l'ufficio stampa di quell'ente/associazione che organizza il tutto. Ma in qualità di fotografo ufficiale non potrebbe fornire le fotografie a giornali agenzie e riviste. Sempre in teoria. quindi se ci fosse stato un fotogiornalista quello si, avrebbe potuto vendere ai giornali.
Questo dovrebbe accadere anche con i fotograi ufficiali delle squadre di calcio: per esempio, il fotografo ufficiale del canicattì calcio non potrebbe vendere le foto ai giornali, ma fornirle alla società per un uso di promozione societaria, per gli sponsor e mai per uso editorile. questo è quanto so e spero possa aiutarti. Ah! ripeto che è molto importante la definizione del tuo mestiere. Sei un fotografo se utilizzi la macchina fotografica per fotografie di studio, matrimoni, comunioni e cose del genere. Sei fotogiornalista se sei iscritto all'ordine ed hai passato un esame di stato e quindi sei giornalista professionista ed utilizzi la macchina fotografica per un uso esclusivamente editoriale.

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie